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TERAMO – Doveva essere un semplice accertamento preliminare in vista di uno sfratto previsto per il giorno seguente, ma si è trasformato in un’importante operazione antidroga. La polizia ha infatti sequestrato oltre un chilo e duecento grammi di cocaina, rinvenuto armi e proceduto all’arresto di un uomo.

A finire in manette è stato un cittadino albanese di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a maltrattamenti in ambito familiare. L’uomo è accusato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e, assistito dall’avvocato Gabriele Galeazzi, dovrà presentarsi nelle prossime ore davanti al giudice per l’udienza di convalida.

L’intervento è scattato nel tardo pomeriggio di mercoledì in via Tripoti, nella zona della Gammarana, dove una pattuglia era giunta per verificare l’eventuale presenza di persone all’interno di un appartamento destinato allo sgombero. Proprio davanti all’ingresso dell’abitazione gli agenti hanno notato il 28enne, che ne era appena uscito, il quale ha mostrato fin da subito un atteggiamento ostile e si è rifiutato di fornire le proprie generalità.

Il comportamento ha insospettito i poliziotti, che hanno proceduto con una perquisizione personale. Nelle tasche dell’uomo sono state trovate le chiavi dell’appartamento, confermando che fosse l’occupante dell’immobile. La successiva ispezione dell’abitazione ha portato al rinvenimento di un panetto di cocaina del peso di 1,2 chili, nascosto all’interno di uno zaino appeso alla maniglia della porta della cucina. In salotto, invece, è stata trovata una cartuccia insieme a una parte di arma da fuoco.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la droga era pronta per essere immessa sul mercato, come dimostra il materiale per il confezionamento rinvenuto durante il controllo. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Castrogno, a disposizione dell’autorità giudiziaria, e denunciato anche per il possesso illecito della cartuccia.

Le indagini proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti nel traffico di sostanze stupefacenti, confermando ancora una volta come il territorio teramano sia diventato un nodo centrale per il passaggio di ingenti quantitativi di droga.

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