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Sono state ufficialmente sospese le ricerche sul ghiacciaio dello Yalung Ri, in Nepal, dove da lunedì mattina si cercavano i cinque alpinisti travolti da una valanga di grandi dimensioni, tra cui gli italiani Marco Di Marcello (foto) e Markus Kirchler.

La notizia è stata confermata all’AGI da Manuel Munari, capo di Avia MEA e istruttore pilota, e da Michele Cucchi, guida alpina e soccorritore, rientrati a Kathmandu dopo la missione di ricerca.

“Le ricerche sono ufficialmente sospese. Abbiamo marcato tutti i punti, ma il deposito della valanga ha reso la neve estremamente compatta, con uno spessore variabile tra i due e i sei metri”, hanno spiegato Munari e Cucchi.

La massa nevosa, mescolata a rocce di grandi dimensioni, ha reso impossibile proseguire le operazioni. “In queste condizioni – aggiungono – la ricerca diventa troppo pericolosa e inefficace”.

Munari e Cucchi hanno operato in coordinamento con Agostino Da Polenza, storico capo spedizione e fondatore, insieme al professor Ardito Desio, del Comitato Ev-K2-CNR.

Lunedì, tra le 8 e le 10 del mattino (ora locale), la valanga ha travolto un gruppo di alpinisti impegnati nella salita allo Yalung Ri, vetta di 5.630 metri situata nella regione dell’Everest, in territorio nepalese.

Tra le vittime accertate c’è Paolo Cocco, la cui salma è stata recuperata poche ore dopo. Restano invece dispersi Marco Di Marcello di Villa Zaccheo di Castellalto (Teramo), Markus Kirchler dell’Alto Adige, il tedesco Jakob Schreiber e i nepalesi Mere Karki e Padam Tamang.

Secondo i soccorritori, non ci sono più speranze di ritrovarli in vita.

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