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Un nuovo modello di sanità territoriale prende forma a Villa Rosa. È stata inaugurata oggi, 30 ottobre, la prima Casa della Comunità dell’Asl di Teramo, struttura che rappresenta l’avvio concreto del percorso di assistenza diffusa previsto dal PNRR e dalle nuove linee guida sulla medicina di prossimità.
La sede, ricavata dal completo riassetto del distretto sanitario di via Amendola — che ospita anche l’UCCP — è ora operativa e pronta a offrire servizi ampliati e più vicini alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo è chiaro: ridurre la mobilità sanitaria e garantire cure tempestive direttamente sul territorio, soprattutto in una zona strategica e di confine come quella truentina.
All’apertura hanno preso parte il direttore generale Maurizio Di Giosia, il direttore sanitario Maurizio Brucchi, il direttore amministrativo Franco Santarelli e Giandomenico Pinto, responsabile dell’assistenza territoriale, per l’ultima volta in veste ufficiale prima del pensionamento. Presenti anche l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, diversi consiglieri regionali e numerosi sindaci della zona, guidati dal primo cittadino di Martinsicuro, Massimo Vagnoni.
«Questa struttura è il simbolo della nostra visione: potenziare, non chiudere» ha dichiarato Di Giosia. «Villa Rosa diventa un punto di riferimento per una sanità più vicina ai cittadini, moderna e integrata con il territorio».
Soddisfazione anche da parte del sindaco Vagnoni, che ha descritto l’iniziativa come «una scelta strategica e coraggiosa, fondamentale per un territorio di frontiera», e dell’assessore Verì, che ha sottolineato l’importanza della rete di presidi territoriali e dello sviluppo della telemedicina come strumenti per garantire risposte rapide e servizi innovativi.
Pinto ha ricordato il valore simbolico dell’inaugurazione: «È la concretizzazione di un lavoro corale, nato dopo la pandemia dalla necessità di rafforzare la medicina territoriale: un presidio che diventerà punto di riferimento per tutta la comunità».
I servizi disponibili
La Casa della Comunità offrirà prestazioni ambulatoriali specialistiche – tra cui dermatologia e piccola chirurgia – e un ambulatorio di allergologia. La cardiologia sarà potenziata fino a 38 ore settimanali, con l’attivazione di servizi di telemedicina. Previsto anche il Punto Unico di Accesso (PUA) per coordinare assistenza domiciliare, protesi e servizi di supporto, oltre alla presenza di un assistente sociale e a uno sportello dedicato agli screening ogni venerdì.
Si tratta della prima delle otto strutture previste in provincia di Teramo, un tassello importante nel rinnovamento della rete sanitaria locale.
La sede, ricavata dal completo riassetto del distretto sanitario di via Amendola — che ospita anche l’UCCP — è ora operativa e pronta a offrire servizi ampliati e più vicini alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo è chiaro: ridurre la mobilità sanitaria e garantire cure tempestive direttamente sul territorio, soprattutto in una zona strategica e di confine come quella truentina.
All’apertura hanno preso parte il direttore generale Maurizio Di Giosia, il direttore sanitario Maurizio Brucchi, il direttore amministrativo Franco Santarelli e Giandomenico Pinto, responsabile dell’assistenza territoriale, per l’ultima volta in veste ufficiale prima del pensionamento. Presenti anche l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, diversi consiglieri regionali e numerosi sindaci della zona, guidati dal primo cittadino di Martinsicuro, Massimo Vagnoni.
«Questa struttura è il simbolo della nostra visione: potenziare, non chiudere» ha dichiarato Di Giosia. «Villa Rosa diventa un punto di riferimento per una sanità più vicina ai cittadini, moderna e integrata con il territorio».
Soddisfazione anche da parte del sindaco Vagnoni, che ha descritto l’iniziativa come «una scelta strategica e coraggiosa, fondamentale per un territorio di frontiera», e dell’assessore Verì, che ha sottolineato l’importanza della rete di presidi territoriali e dello sviluppo della telemedicina come strumenti per garantire risposte rapide e servizi innovativi.
Pinto ha ricordato il valore simbolico dell’inaugurazione: «È la concretizzazione di un lavoro corale, nato dopo la pandemia dalla necessità di rafforzare la medicina territoriale: un presidio che diventerà punto di riferimento per tutta la comunità».
I servizi disponibili
La Casa della Comunità offrirà prestazioni ambulatoriali specialistiche – tra cui dermatologia e piccola chirurgia – e un ambulatorio di allergologia. La cardiologia sarà potenziata fino a 38 ore settimanali, con l’attivazione di servizi di telemedicina. Previsto anche il Punto Unico di Accesso (PUA) per coordinare assistenza domiciliare, protesi e servizi di supporto, oltre alla presenza di un assistente sociale e a uno sportello dedicato agli screening ogni venerdì.
Si tratta della prima delle otto strutture previste in provincia di Teramo, un tassello importante nel rinnovamento della rete sanitaria locale.