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NERETO - Cala il sipario, definitivamente, sul progetto per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti liquidi proposto dalla Wash Italia. Per la seconda volta, la Regione Abruzzo ha espresso parere negativo, chiudendo la nuova conferenza dei servizi convocata il 27 settembre con un verdetto netto: l’impianto non si farà.

Il procedimento, riaperto dopo una precedente bocciatura, era stato rimesso in moto a seguito di una decisione del Consiglio di Stato che aveva annullato la vecchia istruttoria, imponendo una nuova valutazione. Ma anche questa volta, il progetto non ha superato l’esame tecnico e ambientale.

“Abbiamo difeso la salute dei cittadini e la qualità del nostro territorio,” commenta il sindaco Daniele Laurenzi. “Un impianto del genere non può convivere con un centro abitato come il nostro, con scuole, uffici, attività produttive e aree agricole a poche centinaia di metri.”

L’amministrazione comunale di Nereto, nel corso della nuova istruttoria, ha prodotto ulteriori relazioni tecniche e cartografie che attestano la presenza di insediamenti abitativi entro 500 metri dal sito previsto per l’impianto, dimostrando così la non compatibilità urbanistica e ambientale del progetto.

“Siamo favorevoli ai principi dell’economia circolare,” aggiunge Laurenzi, “ma questi impianti devono essere collocati lontano dai centri abitati e in zone idonee, non nel cuore della Val Vibrata.”

Anche il Comitato cittadino che da anni si oppone all’iniziativa ha accolto con soddisfazione la decisione regionale, parlando di “una vittoria della comunità e del buonsenso”.

Con questa nuova bocciatura, la Regione mette la parola fine a una vicenda che si trascinava da oltre un decennio, chiudendo una pagina di forte tensione tra cittadini, istituzioni e impresa.

(Foto di repertorio)

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