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Il progetto del grande impianto agri-fotovoltaico al confine tra Corropoli e Alba Adriatica potrà proseguire senza ostacoli. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Abruzzo ha infatti respinto il ricorso presentato dal Comune di Corropoli, giudicandolo irricevibile perché depositato oltre i termini previsti dalla legge.

Al centro della controversia, l’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Abruzzo per la costruzione di un impianto fotovoltaico a terra da oltre 5.000 megawatt, promosso da una società con sede a Milano, in località via Pozzolana. Parte dell’opera interesserà anche il territorio di Alba Adriatica.

Il Comune di Corropoli aveva impugnato l’autorizzazione regionale attraverso un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, lamentando — tra le altre cose — la mancata considerazione del parere negativo espresso in conferenza dei servizi, la pubblicazione sul Burat dell’atto priva di allegati e l’assenza di coinvolgimento dei proprietari dei terreni soggetti a esproprio.

Tuttavia, il Tar ha stabilito che l’impugnativa è arrivata oltre il termine di 120 giorni dalla comunicazione ufficiale della Regione (PEC del 3 marzo 2025). Il ricorso, inviato solo il 18 luglio 2025, è dunque risultato tardivo.

Il collegio giudicante ha inoltre chiarito che la pubblicazione dell’autorizzazione sul Burat — avvenuta il 21 marzo 2025 — ha valore di notifica legale per tutti gli enti coinvolti, indipendentemente dagli allegati mancanti.

In conclusione, il ricorso è stato dichiarato irricevibile, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti. La realizzazione del maxi impianto di energia rinnovabile potrà quindi procedere lungo il suo iter amministrativo senza ulteriori sospensioni.

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