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TERAMO – Più di duemila persone hanno partecipato ieri a Teramo allo sciopero generale indetto in solidarietà con il popolo palestinese e con la Global Sumud Flotilla, le imbarcazioni bloccate da Israele prima di poter consegnare aiuti umanitari a Gaza.
Il corteo, promosso da sindacati e movimenti come Cobas, Usb, Cgil Teramo, Casa del Popolo, Uds, Udu, Collettivo Malelingue e Vibrata per la Palestina, è partito dalla stazione ferroviaria e ha raggiunto piazza Martiri della Libertà, dove si sono tenuti gli interventi conclusivi.
La manifestazione si è svolta senza tensioni né disordini: la viabilità cittadina è stata regolata in modo dinamico al passaggio dei manifestanti.
Gli organizzatori hanno ribadito la richiesta al sindaco Gianguido D’Alberto di revocare il gemellaggio tra Teramo e la città israeliana di Rishon LeZion.
Annunciato infine un nuovo appuntamento: il 10 ottobre, in occasione della presenza all’Università di Teramo di Marco Minniti (presidente della Fondazione MedOr) e Stefano Pontecorvo (presidente di Leonardo). Contestazioni sono attese anche in vista dell’evento One Health organizzato dall’Izs, per la partecipazione della stessa Leonardo.
Il corteo, promosso da sindacati e movimenti come Cobas, Usb, Cgil Teramo, Casa del Popolo, Uds, Udu, Collettivo Malelingue e Vibrata per la Palestina, è partito dalla stazione ferroviaria e ha raggiunto piazza Martiri della Libertà, dove si sono tenuti gli interventi conclusivi.
La manifestazione si è svolta senza tensioni né disordini: la viabilità cittadina è stata regolata in modo dinamico al passaggio dei manifestanti.
Gli organizzatori hanno ribadito la richiesta al sindaco Gianguido D’Alberto di revocare il gemellaggio tra Teramo e la città israeliana di Rishon LeZion.
Annunciato infine un nuovo appuntamento: il 10 ottobre, in occasione della presenza all’Università di Teramo di Marco Minniti (presidente della Fondazione MedOr) e Stefano Pontecorvo (presidente di Leonardo). Contestazioni sono attese anche in vista dell’evento One Health organizzato dall’Izs, per la partecipazione della stessa Leonardo.