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TERAMO. Dopo le polemiche sull’autovelox fisso installato a Piancarani, lungo la strada provinciale 3, il comandante della Polizia provinciale, Pasquale Vittorini, è intervenuto per chiarire la posizione dell’ente sulla validità dello strumento e della relativa segnaletica.

Negli ultimi mesi numerosi automobilisti sono stati multati, alcuni più volte, e circa una trentina hanno già avviato ricorsi. Lunedì scorso il consigliere comunale Luca Corona ha organizzato un incontro con due legali per predisporne di ulteriori, puntando sulla presunta carenza della segnaletica e sulla mancata omologazione dell’apparecchio.

«La segnaletica è presente e conforme al Codice della strada», precisa Vittorini. «L’autovelox è autorizzato e sottoposto a tarature periodiche. L’assenza di una formale omologazione non ne pregiudica la legittimità, perché per questi dispositivi non esiste una normativa metrologica specifica a livello nazionale o europeo».

Il comandante ricorda che i dispositivi vengono approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: la legge non richiede un’omologazione tecnica, né il regolamento di attuazione stabilisce criteri stringenti per le verifiche. «Da ciò sono derivati approcci giurisprudenziali differenti», aggiunge Vittorini, «ma una recente sentenza del tribunale civile di Bologna ha fatto chiarezza, confermando che basta l’approvazione ministeriale e la taratura periodica».

Il riferimento è alla decisione emessa il 10 luglio 2025, con cui il tribunale ha respinto l’appello di un automobilista multato per eccesso di velocità, stabilendo che il verbale era pienamente valido nonostante l’assenza di omologazione.

«Alla luce di questa pronuncia», conclude Vittorini, «gli accertamenti effettuati a Piancarani sono del tutto legittimi e rispettano i requisiti di legge».

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