Condividi:
A Montesilvano è scoppiata una polemica che ha travolto un nuovo salone di bellezza, dopo la pubblicazione su Facebook di un’offerta di lavoro molto discussa. La notizia, data ieri da Il Centro, è stata rilanciata oggi dal Fatto Quotidiano. Nell’annuncio si specificava infatti la ricerca di un parrucchiere uomo, dichiaratamente omosessuale, in possesso di partita Iva, da inserire con formula di “affitto poltrona”.
Il post, rimosso dopo poche ore, ha generato centinaia di reazioni e commenti: da chi denunciava una discriminazione palese a chi, invece, sosteneva le motivazioni dei titolari.
Le motivazioni del titolare
Il responsabile del salone, Alessandro Tacconelli, all’Ansa ha difeso la scelta spiegando che, secondo lui, “i parrucchieri gay hanno una particolare sensibilità, uno stile e un approccio diverso con la clientela femminile”. E ha aggiunto: “Non abbiamo offeso nessuno, anzi: volevamo valorizzare una categoria che troppo spesso è stata discriminata. Invece di condannarci, sarebbe meglio cogliere l’occasione per ribadire l’importanza del rispetto e della libertà di tutti”.
Le reazioni
Le dichiarazioni non hanno però placato le critiche. Molti utenti hanno accusato il salone di sessismo e di aver basato la selezione su criteri non professionali ma legati all’orientamento sessuale. Altri hanno invece interpretato l’annuncio come un messaggio, seppur mal formulato, a favore dell’inclusione.
Un messaggio che divide
Tacconelli ha ribadito che dall’accaduto “dovrebbe nascere un confronto costruttivo, capace di generare un messaggio universale di uguaglianza e rispetto”. Ma la vicenda resta controversa: per alcuni si tratta di un gesto goffo e discriminatorio, per altri di un tentativo – maldestro – di sensibilizzare sul tema delle pari opportunità.