Condividi:
MONTORIO AL VOMANO - I consiglieri comunali di opposizione denunciano di non essere stati invitati all’inaugurazione del nuovo centro radiologico di Montorio, realizzato con i fondi della Strategia Nazionale per le Aree Interne.
“Un evento così rilevante – affermano – è stato possibile grazie a risorse pubbliche che appartengono a tutta la cittadinanza, non solo alla maggioranza”.
I firmatari della protesta, Eleonora Magno, Andrea Guizzetti, Alessandro Di Giambattista, Alessia Nori, Raniero Barnabei e Adele Ricci, spiegano di aver saputo della cerimonia soltanto attraverso la stampa: “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”.
Secondo i consiglieri, la decisione del sindaco rappresenta “un atto grave di mancanza di rispetto istituzionale”, non una semplice dimenticanza. “È l’ennesima prova di un modo di governare chiuso e autoreferenziale, che riduce la città a proprietà personale di chi amministra”.
L’opposizione avverte che a pagare il prezzo di questa impostazione non è solo la minoranza: “Quando le istituzioni vengono utilizzate per logiche di parte, il danno ricade sull’intera comunità. I cittadini devono riflettere con attenzione su una deriva che rischia di trasformare la democrazia in pura facciata”.
“Un evento così rilevante – affermano – è stato possibile grazie a risorse pubbliche che appartengono a tutta la cittadinanza, non solo alla maggioranza”.
I firmatari della protesta, Eleonora Magno, Andrea Guizzetti, Alessandro Di Giambattista, Alessia Nori, Raniero Barnabei e Adele Ricci, spiegano di aver saputo della cerimonia soltanto attraverso la stampa: “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”.
Secondo i consiglieri, la decisione del sindaco rappresenta “un atto grave di mancanza di rispetto istituzionale”, non una semplice dimenticanza. “È l’ennesima prova di un modo di governare chiuso e autoreferenziale, che riduce la città a proprietà personale di chi amministra”.
L’opposizione avverte che a pagare il prezzo di questa impostazione non è solo la minoranza: “Quando le istituzioni vengono utilizzate per logiche di parte, il danno ricade sull’intera comunità. I cittadini devono riflettere con attenzione su una deriva che rischia di trasformare la democrazia in pura facciata”.